Giovane bagnante Lago d'Annecy
Olio su tavola cm 45,5 x 55
Certificato di autenticità : Paul Emile Chabas (Nantes 1869- Parigi 1937) « Giovane bagnante (Lago d’Annecy)” Olio su tavola cm 45,5 x 55 Firmato in basso a destra: Paul Chabas Pittore ed illustratore francese , nacque a Nantes il 7 marzo 1869, morì a Parigi il 10 maggio 1937. Paul Emile Chabas, fratello minore del pittore Maurice Chabas (1862-1947) , fu l’allievo di Bouguereau e di Robert Fleury. Chabas espose regolarmente al « Salon des Artistes Français » dal 1890 al 1914 ottenendo la terza medaglia nel 1895 con “Chez Alphonse Lemerre, à Ville d’Avray; la seconda medaglia del 1896 con “Derniers rayons”; “Le Prix National du Salon” nel 1899 e La medaglia d’oro alla Esposizione Universale del 1900. Nel 1908, 1911 e 1914 espose al Salon di Mulhouse. L’artista debuttò al Salon presentando dei ritratti e delle scene di genere mondane ma raggiunse una fama internazionale esponendo delle giovani bagnanti immerse in suggestive atmosfere di luce dai riflessi color “mauve”. Membro del “Comité des Artistes Français” Medaglia d’Onore al “Salon des Artistes Français” nel 1912. Nomina di “Commandeur de la Légion d’Honneur” Intorno al 1890, Chabas illustrò delle opere di Paul Bourget e di Alfred de Musset. Descrizione: Il dipinto qui descritto raffigura una giovane bagnante sul bordo del lago d’Annecy, dove Chabas trascorse diverse estati intorno al 1900 frequentando numerosi artisti presenti in quel luogo, in particolare Besnard, Leleu, Ménard,… Questi ritratti, dalla delicata sensualità, ebbero un successo così importante che la famosa rivista “L’illustration” ne riprodusse le foto in diverse edizioni. In particolare, “Esprits des eaux” presentato alla mostra della “Société des Artistes Français” del 1923 fu pubblicato in copertina. (L’Illustration : 12/05/1923) (Cfr. foto in allegato) Lo stesso anno, Chabas espose “Dans l’eau bleue” (lac d’Annecy) (L’Illustration 12/05/1923) (cfr.foto in allegato) Alla mostra delle “Société nationale des Beaux-Arts” del 1925, Chabas espone “Calme du matin” che Jacques Baschet descrisse in questi termini: “Chabas nous apporte une nouvelle vision de son Lac d’Annecy. Ses petites baigneuses sont plus humaines que celles des années passées, fraîches, jeunes, heureuses dans la pâleur d’un beau matin.” (L’Illustration: 09/05/1925) (cfr.foto in allegato) Opere presenti nei seguenti musei: Parigi : Petit Palais ; Mulhouse: Musée des Beaux-arts; Tourcoing: Musée des Beaux-arts : “Un coin de table” 1904 ; Nantes: Musée des Beaux-arts: “Joyeux ébats” 1899. Musée de Houston: Texas : “Matin de septembre” Bibliografia : « DICTIONNAIRE DES PEINTRES SCULPTEURS DESSINATEURS ET GRAVEURS » E.Benezit Vol.2 (p.635) “LES PEINTRES DE LA SAVOIE” 1860-1960 Anne Butin - Sylvain Jacqueline Les éditions de l’amateur (p. 77-78-79) “DICTIONNAIRE DES LES PETITS MAITRES DE LA PEINTURE 1820-1920 ” Schurr & Cabane Les éditions de l’amateur (p.162-163) “ENCYCLOPEDIE DES FARCES ET ATTRAPES” (p. 380-381) Stato di conservazione : buono
Au crépuscule,quai du Louvre
Olio su tela 76 x 156
Certificato di autenticità : Henri Gaston Darien (Paris 1864-1926) « Au crépuscule, quai du Louvre » Olio su tela cm 76 x 156 Firmato in basso a destra: H.Darien Datato e situato : Paris (18)91 Figlio di un negoziante e fratello dello scrittore Georges Darien (1862-1921), Henri Gaston Darien nacque a Parigi l’8 gennaio 1864, morì a Parigi il 7 gennaio 1926. Allievo di J.Lefebvre e di Antoine Guillemet, Darien debuttò al “Salon des Artistes Français” nel 1886 e partecipò regolarmente alla prestigiosa manifestazione fino al 1914. L’artista espose inoltre al “Salon de l’Union Artistique” di Toulouse dal 1888 al 1908, al Salon di Mulhouse, al Salon di Honfleur, al Salon d’Epinal , al Salon di Besançon, al Salon di Nancy, alla “Exposition régionale” di Remiremont,… (cfr. lista in allegato) L’artista rappresentava spesso delle vedute di Parigi in inverno mentre durante la stagione estiva si trasferiva a Bénouville ,in Normandia,dove dipingeva delle marine. Darien ottenne una Menzione onorevole nel 1889, una Medaglia di terza classe nel 1897, Premio Raigecourt -Goyon 1897 ,una Medaglia di seconda classe nel 1899 e una medaglia di bronzo all’Esposizione Universale del 1900. Nel 1910, fu nominato “Chevalier de la Légion d’Honneur” Descrizione: Il dipinto qui descritto raffigura una suggestiva veduta di Parigi al crepuscolo. Il quadro risale al 1891, periodo durante il quale Darien presentò al “Salon des Artistes Français” tre dipinti dal soggetto simile: “Après la pluie, quai Malaquais à Paris” (1888), “Crépuscule, quai Malaquais à Paris” (1889), “Le quai du Louvre à Paris” (1890). Questo in particolare potrebbe corrispondere al dipinto intitolato “Au crépuscule, quai du Louvre” presentato alla Esposizione Universale di Parigi del 1900. Opere presenti nei seguenti musei : Musée d’Auxerre: “En forêt” Fécamp: Musée des Pêcheries :“La criée à Fécamp” Bibliografia: « Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs » E.Benezit Vol.3 (p.363) Stato di conservazione: ottimo
Nudo di spalle
Olio su tela cm 131 x 70
Certificato di autenticità : Rudolf Neugebauer (Münster 1892-Amburgo 1961) «Nudo di spalle » Olio su tela cm 70 x 131 Firmato e datato in basso a destra: Neugebauer (19)12 Rudolf Neugebauer (Münster 1892-Amburgo 1961) Pittore postimpressionista di figure e di paesaggi, si formò presso la Scuola delle Belle Arti di Elberfeld. Nel 1910, a soli 18 anni, espose per la prima volta i suoi dipinti. Dal 1911 al 1913, proseguì la sua formazione alla “Royal Bavarian Academy of the Fine Arts” di Monaco sotto la direzione di Hugo von Habermann (1849-1929) , uno dei membri fondatori della Secessione di Monaco. Nel 1913 e 1914 studiò alla Accademia delle Belle Arti di Parigi immergendosi nel vivace milieu artistico della capitale francese. Ritrattista per eccellenza eseguì numerosi ritratti per i reali, i politici e gli accademici , quadri oggi esposti nei musei e nelle pubbliche istituzioni tedesche. Intorno agli anni 20, l’artista intraprese numerosi viaggi in Europa dipingendo prevalentemente dei paesaggi e sperimentando diverse tecniche pittoriche: l’acquarello, l’incisione, il pastello,il disegno,… I suoi luoghi prediletti erano Amburgo, il fiume Elba , i paesaggi alpini e le scene mediterranee (Venezia, Firenze, Capri,…) Dal 1930, Neugebauer eseguì anche delle piccole sculture. L’artista partecipò a numerose Esposizioni: Münster, Amburgo, Nuremberg,… Descrizione: Il dipinto qui descritto, che risale al 1912, raffigura il ritratto di spalle di una giovane donna nuda dalle parti intime appena accennate e dall’atteggiamento che suggerisce uno stato d’animo indagato con grande sensibilità. L’artista non rende riconoscibile la donna ma la sua posa dalla testa china conferisce all’immagine una connotazione psicologica che incuriosisce lo spettatore. Neugebauer mostra inoltre uno spiccato interesse per i contrasti cromatici squillanti restituiti attraverso una tavolozza materica dal forte impatto visivo. Opere presenti nei seguenti musei : Brunswick “Portrait de Burkhard Meier” Duisbourg : Acquarello Münster : Museo provinciale: “Portrait de la violoniste Schuster Woldan”, “Portrait d’un soldat”, “Saint-Sébastien” Bibliografia : « DICTIONNAIRE DES PEINTRES SCULPTEURS DESSINATEURS ET GRAVEURS » E.Benezit Vol.7 (p.693) Stato di conservazione : ottimo
Le poète: étang de Boitsfort
Olio su faesite cm 60 x 70
Certificato di autenticità. Paul Hagemans (Anversa 1884-1959) «Le poète : Etang de Boitsfort» Olio su faesite (cm 60 x 70) ( cm 80 x 90 con cornice) Firmato in basso a sinistra Paul Hagemans Intitolato sul retro. Figlio del pittore Maurice Hagemans. Allievo di Isidore Verheyden e di H.Richir presso l’Accademia di Bruxelles. Pittore ,disegnatore e acquarellista postimpressionista , di ritratti, soggetti religiosi, scene di genere e di paesaggi. Creò le vetrate per la cattedrale di Port-au-Prince (Tahiti) e lavorò anche come decoratore teatrale. Come paesaggista, i suoi dipinti caratterizzati dall’impasto materico chiaro, steso a larghe campiture, lo collocarono all’interno del movimento dei luministi. La critica scrisse : « La qualité exceptionnelle , la douceur en même temps que la vivacité de la couleur, confèrent aux toiles de Paul Hagemans une sorte d’éloquence intime , un pouvoir de séduction qui est celui de la confidence. A abordé tous les genres, tous les sujets mais c’est en face de la nature qu’il a donné sa pleine mesure. Ses paysages comptent parmi ceux qui restituent le plus authentiquement, le plus intensément, une atmosphère légère , la transparence de la lumière, la vibration du soleil à travers le feuillage, la tiédeur des ombres. » (S.Rey) Dal 1907, Hagemans espose regolarmente alla « Exposition Générale des Beaux-Arts /Salon Triennale » (Palais du Cinquantenaire) di Bruxelles presentando al suo debutto « Dans l’île », « Coquette », e nel 1914 « A travers bois ». Descrizione: Il dipinto qui descritto, intitolato sul retro: “Le poète : Etang de Boitsfort” raffigura un poeta sul bordo del lago di Boitsfort , un comune belga situato nella regione di Bruxelles-Capitale. Sullo sfondo si intravede la chiesa di Boitsfort come dimostra la vecchia cartolina in allegato. Di grande impatto visivo è la pennellata che in certi punti lascia intravedere il supporto mentre in altri lo strato pittorico è talmente denso che sembra staccarsi dal quadro. Questa tecnica particolare permette ad Hagemans di creare dei contrasti materici e coloristici che sfrutta molto abilmente per restituire il riflesso del villaggio nell’acqua. L’immagine riflessa si confonde con quella reale in un contesto naturalistico pacifico e sereno, un luogo che pare ideale per ispirare un giovane poeta. Bibliografia : E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund vol.5( p.350 ) H.De Vilder-M.Wynants « L’ecole de Tervueren » ASBL (p.210-211) Serge Goyens de Heusch "L'Impressionisme et le Fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp.307-310-456) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.674) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp.123-124-125) Stato di conservazione : ottimo
Femme à la commode
Olio su tela cm 100 x 120
Certificato di autenticità. Jules Van De Leene " Femme à la commode » olio su tela (cm 120 x 100) firmato e datato in basso a destra : J.Van de Leene 1925 Il dipinto fu esposto in una personale dedicata all’artista nell’ambito del “Cercle Artistique et Littéraire de Gand” N°4: “Femme à la commode” Questo circolo d’avant-garde fu fondato nel 1879 nell’intento di promuovere l’arte attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi. (Catalogo dell’Esposizione in allegato) Pittore e acquerellista di paesaggi, ritratti, nudi, marine, scene d’interno con figure e di nature morte, si formò presso le Accademie di Ixelles e di Bruxelles (1899-1905) sotto la direzione di C.Montald. Dal 1912 al 1913 l’artista si stabilì in Olanda dove poté ammirare le opere di F.Hals e di Vermeer. In quel periodo dipinse numerose vedute innevate delle città che amava come Amsterdam e Hal. Nel 1914, Van De Leene espose alla “Exposition Générale des Beaux-Arts/Salon Triennale” presso il “Palais du Cinquantenaire” di Bruxelles. Tra il 1919 e 1922 trascorse diversi mesi in Francia poi dal 1927 tornò regolarmente nei Paesi Bassi fino al 1930. Nel 1987, fu organizzata una sua retrospettiva presso il “Centre d’Art de Rouge-Cloître”. Come si evince da un articolo (in allegato) apparso nel giornale “Le soir” del 28 gennaio 1995, Van De Leene si lasciò ispirare dal fascino del “Rouge-Cloître” , un antico monastero immerso nella natura che divenne un luogo prediletto da numerosi artisti. Descrizione: Rappresentata di spalle, in piedi davanti ad un cassettone impero, una giovane donna vestita di verde ci introduce nell’intimità della sua stanza. Straordinario è l’effetto luminoso dell’abat-jour che accende uno ad uno tutti gli oggetti posti sopra il comò enfatizzando il loro intenso impatto coloristico attraverso la loro immagine riflessa nello specchio e nel piano di marmo. Estremamente abile nel trattare la luce, Van De Leene immerge il resto della scena nella semi oscurità creando un contrasto chiaroscurale particolarmente suggestivo. Opere presenti nei seguenti musei: Museo delle Belle Arti di Bruxelles, Museo d’Ixelles, Museo di Bruges, Museo di Courtrai, Museo di Pau, Le Caire, Tokyo e Kaunas. Bibliografia : Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp. 310.) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.566) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (p.309) Stato di conservazione : 0ttimo
Bords du Cher
Olio su tela cm 35 x 65
Certificato di autenticità : Paul Lecomte (Paris 1842-1920) «Bords du Cher » Olio su tela cm 35 x 65 Firmato in basso a destra : Paul Lecomte Pittore ed acquarellista , nacque a Parigi il 25 aprile 1842, morì nella stessa città il 21 marzo 1920. Egli lavorò a Parigi, in Bretagna, in Normandia e nel sud della Francia. Lecomte è considerato uno degli ultimi esponenti di rilievo della “Ecole de Barbizon” Allievo di Emile Lambinet (1815-1877). Egli espose al “Salon des Artistes Français”dal 1868 al 1914 ottenendo una menzione d’onore nel 1882, una medaglia di terza classe nel 1888 e una medaglia di seconda classe nel 1895. Gli venne inoltre riconosciuta una menzione d’onore alla “Exposition Universelle” del 1889 e una medaglia d’argento alla “Exposition Universelle” del 1900. Descrizione: Il dipinto qui descritto corrisponde probabilmente al quadro presentato “HORS CONCOURS” al Salon des Artistes Français del 1907 dal titolo: “Bords du Cher” (Cfr.scheda allegata) Come si evince da una vecchia cartolina, il luogo raffigurato rappresenta infatti una veduta del ponte di Cher situato nella regione Centro Valle della Loira (Francia). Opere presenti nei seguenti musei: Parigi: Musée du Louvre: «Personnages sur une place d’un petit village de pêche” aquarelle, Musée Carnavalet: “Le quai de l’horloge” » ; Mulhouse: Musée des Beaux-Arts: « Le Pont Neuf” Paris; Gray, Musée Baron-Martin . Bibliografia: « Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs » E.Benezit Vol.6 (p.521) « Dictionnaire des petits maitres de la peinture 1820-1920 » Schurr & Cabanne Les Editions de l’Amateur (p.455) Stato di conservazione : ottimo
Al calare della sera
Olio su tela cm 50 x 75
Certificato di autenticità. Ernest Van Den Broucke (1853-1883) «Al calare della sera» Olio su tela (cm 50 x 75) Firmato in basso a destra: E. Van den Broucke Ernest Van Den Broucke (1853-1883) (Ernest Van den Broeck) Pittore attivo ad Uccle . L’artista partecipò al « Salon Triennal de Gand” del 1877 esponendo “En pénitence”. Nel 1881, Van Den Broeck dipinse “Le local du Serment de Saint-Georges” ou “Grand Serment Royal” . L’opera conservata presso la Maison du roi fu venduta a Bruxelles dalla Galerie Georges Giroux nel 1948. (cfr. scheda in allegato) Descrizione: Nella quiete di una campagna innevata, al calar della sera, una donna con una fascina tra le braccia, torna verso la sua dimora. L’artista sceglie l’ora del tramonto in cui l’atmosfera che avvolge le cose invita ad un più intimo colloquio con l’anima. Mentre il bianco della neve, dal quale spiccano due case e qualche albero, accentua il senso poetico e silenzioso della scena. Il dipinto qui descritto sposa pienamente il pensiero di René Ménard secondo il quale un quadro di paesaggio non sia tanto la rappresentazione di un luogo , quanto l’espressione di un sentimento umano che attinge nella campagna la sua emozione. “Un tableau de paysage ne doit pas être considéré comme la représentation d’un site. C’est l’expression d’un sentiment humain , qui puise des émotions dans la campagne” René Menard: “Gazette des Beaux-Arts” 1870 Bibliografia : « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Paul Piron Ed. Art in Belgium (p.576) Stato di conservazione : Il dipinto è stato rintelato.
Effet de lune: la Panne
Olio su tela cm 60 x 84
Certificato di autenticità. Lucien Frank (Bruxelles 1857-Ohain 1920) «Effet de lune: la Panne» Olio su tela cm 60 x 84 Firmato in basso a destra : L. Frank Sul retro, il numero 8053 indica presumibilmente che il dipinto partecipò ad una mostra. Pittore , acquarellista e pastellista impressionista di vedute cittadine, di paesaggi, di marine e di figure. Lucien Frank nacque a Bruxelles il 10 novembre 1857 e morì a Ohain (Francia) il 19 gennaio 1920. Il critico Edouard–Louis De Taye scrisse di lui nell’ambito di un’esposizione del 1898 : « Impressioniste délicat, symphoniste et technicien habile. Paysagiste à la fois subtil et sincère, il sait communiquer aux sites qu’il interprète beaucoup de douceur jointe à une évidente poésie » Lucien Frank fu allievo di Daubigny (uno dei pittori più importanti della « Ecole de Barbizon ») a Parigi dove incontrò anche Manet. Debuttò al « Salon d’Anvers » del 1881. Frank partecipò regolarmente alla « Exposition Générale des Beaux-Arts » di Bruxelles esponendo nel 1881 : « Sous bois » e Environs de Groenendael » ; nel 1887 : « Soleil couchant » ; nel 1893 : « Avril,Tervueren » e « Chemin des loups, Tervueren » ; nel 1897 : « Il neige » (Exposition Internationale de Bruxelles) ; nel 1900 : « Crépuscule », « Mouvement du port, Dordrecht » e « Contrejour, Dordrecht » ; nel 1903 : « Soir d’hiver », « Soir de septembre » e « Crépuscule » ; nel 1907 : « Etang de Valkenburg », « Entre chien et loup » e « Rijsoord Hollande » Dal 1882 espose dei paesaggi impressionisti e delle vedute di città della Francia e delle Fiandre al « Salon des Artistes Français » di Parigi. In particolare presentò « Sous bois » nel 1882, « Mai, paysage » nel 1891, «Décembre,Tervueren » e « Chemin des loups,Tervueren » nel 1893. Al Salon del 1901 della « Société Nationale des Beaux-Arts » (Parigi) espose « Crépuscule ». Al « Salon des Beaux-Arts » di Ostenda del 1907 espose 14 dipinti. (Cfr. Lista allegata) Nel 1912, presentò due dipinti all’esposizione : « Sommaire des peintures et sculptures de l’Ecole Contemporaine » presso il « Musée National du Luxembourg » di Parigi. Dal 1890, Frank lavorò nei dintorni di Tervuren considerata la « Barbizon des peintres belges » . Ma anche la costa belga, i Paesi Bassi, la Francia e la Spagna attrassero la sua attenzione, questi luoghi infatti furono delle fonti d’ispirazione che gli permisero di acquisire uno stile molto personale. I suoi paesaggi chiari e luminosi trasmettono la gioia di vivere all’immagine della sua allegra personalità mentre le sue vedute di città descrivono pienamente la spensieratezza della Belle Epoque. « Lucien Frank semble avoir le travail facile, il voit juste, il varie ses impressions et ,tout préoccupé qu’il soit de variété et de mouvement, il faut convenir qu’il apporte dans cette abondance beaucoup de choix, de goût et de discernement » scrisse Georges Eeckhoudt nel 1913. Descrizione : Il quadro qui descritto rappresenta un’imbarcazione a bassa marea circondata da pescatori. Il dipinto caratterizzato da un tocco vibrante e da una tavolozza materica, mostra la grande abilità di Frank nel rendere gli effetti della luce coinvolgendo l’osservatore nell’atmosfera mutevole e impalpabile della pittura « en plein air ». Opere nei seguenti musei: Bruxelles : Musées Royaux des Beaux Arts de Belgique : « Automne », « Mare à l’automne », « Quai de pêcheurs à Ostende », « En Hollande » ; Ixelles : Museo delle Belle Arti « Avril à Tervuren » ; Tervuren : Musée Hof van Melijn : « Etang à Vossem », « Verger en fleurs à Groenendael », « La rue du Hertenberg à Tervuren » ; Liegi : Musée des Beaux-Arts : « In the Breeze » ; Mons ; Anversa ; Parigi : «Musée d’Art Moderne ; Lyon : Musée des Beaux-Arts : « Les nouvelles de la guerre, Place Bellecour à Lyon » . Bibliografia : E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund vol.4( p.501 ) P.& V. Berko e Norbert Hostyn « Seascapes of belgian painters born between 1750 & 1875" Ed. Laconti (p.72) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.587) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 45-47) Paul Piron "Deux siècles de signatures d'artistes de Belgique" Ed. Art in Belgium (p.264) Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp.59,112,113,115,455) Herman De Vilder-Maurits Wynants « L’Ecole de Tervueren » ASBL Les Amis de l’Ecole de Tervueren 2000 (pp.235-236) Stato di conservazione : ottimo
Piccolo scolaro
Olio su tela cm 73 x 99
Certificato di autenticità. Arthur Navez (Anversa 1881-Ixelles 1931) « Piccolo scolaro» olio su tela (cm 73 x 99) (cm 98 x 124 con cornice) Firmato in basso a destra: Navez Pittore di figure, di scene d’interno, di paesaggi e di nature morte, Arthur Navez nacque ad Anversa il 17 marzo 1881. La sua vocazione d’artista emerse in tenera età infatti a soli 11 anni egli superò con successo l’esame di ammissione all’Istituto delle Belle Arti di Anversa. A 19 anni frequentò per un anno l’Accademia di Bruxelles poi si trasferì a Parigi dove fu subito ammesso alla “Ecole des Beaux-Arts” presso l’atelier di Jean Léon Gêrome. Durante il suo soggiorno parigino che durò sette anni, Navez perfezionò il suo stile visitando le gallerie d’arte moderna e il Louvre particolarmente attratto da Fouquet,Clouet, Chardin, Watteau, Rembrandt,Manet,Degas. Debuttò con uno stile realista prossimo alla pittura di Manet e di Degas per evolvere intorno al 1910 verso una resa sintetica collocandosi all’interno del movimento: “Le Fauvisme Brabançon”. Nel 1907 tornò a Bruxelles dove lavorò senza tregua per tutta la sua vita perseguitato dalle difficoltà materiali in quanto era già padre di un bambino e sua moglie soffriva di tubercolosi. Nel 1908, Navez espose al Salon annuale del movimento artistico “Le Sillon” presentando un ritratto di suo figlio pubblicato nel catalogo dell’esposizione. Dal 1917, lo stile del pittore mutò in modo significativo. Influenzato da Cézanne egli si dedicò ad una pittura più strutturale quasi ad arrivare ad un cubismo figurativo. Alle esposizioni del “Cercle Artistique”di Bruxelles del 1923, del 1926 e del 1929 dove l’artista presentò prevalentemente delle nature morte ,egli riscosse un enorme successo. Dopo il 1923, Navez dipinse quasi esclusivamente delle nature morte dalle tonalità sobrie e dalla pennellata estremamente materica. La critica scrisse: “Les natures mortes qu’Arthur Navez nous montre aujourd’hui sont harmonieuses , opulentes et faites de matière consistante et de formes précises, elles portent la marque d’une sensibilité individuelle et bien de notre temps par le choix des sujets et surtout par la qualité de la couleur, par sa fraîcheur et sa subtilité, par les sonorités délicates où tant de sensations s’accordent. Nel 1932, nell’ambito del “Salon du Printemps” di Bruxelles, fu organizzata una sua importante retrospettiva. Charles Vildrac scrisse nella sua monografia: “Pourvu d’un métier admirable et de mieux en mieux adapté à sa nature, à sa vision, il croit encore que tout art s’applique à traduire,à magnifier, à transposer harmonieusement la vie palpitante, sa grâce et sa splendeur.” “En somme, Navez aspire à la Peinture dans ce qu’elle a d’essentiel et de permanent sans aucun souci des contorsions et des maquillages de la mode.” Descrizione: Questo dipinto, reso con una ricchezza di toni e luce incomparabili, risale chiaramente al periodo « Fauve » di Navez (circa 1910) Cogliendo pienamente lo spirito dei Fauvistes Brabançons, che ricercavano nei gesti semplici del nostro quotidiano la gioia di vivere , l’artista rappresenta all’interno di una stanza colma di oggetti familiari , un bimbo intento a fare i compiti. (Dato che in questo periodo il figlio di Navez aveva l’età del bimbo rappresentato e che quest’ultimo assomiglia molto a “Enfant au coq”del 1913, potrebbe trattarsi di un ritratto del proprio figlio.) Ogni elemento ,trattato da protagonista, occupa e definisce lo spazio pittorico con prorompente personalità. La composizione del quadro è sapientemente studiata ed esiste un rapporto intimo tra gli oggetti dipinti che per contrasto o similitudine di forme e colori si richiamano l’un l’altro. Questo calibrato gioco di linee, colori, luce e volumi che va oltre il soggetto raffigurato ha sull’osservatore un potente effetto emotivo. Opere presenti nei seguenti musei : Museo di Anversa, Gand, Ixelles e Liegi. Bibliografia : Charles Vildrac “Arthur Navez” Editions Pierre Tisné Paris 1949. Serge Goyens de Heusch "L'Impressionisme et le Fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp. 331,346,355,406,417,426,433,440) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.217) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 421-422) Stato di conservazione : buono (Il dipinto è stato rintelato) In fede:
Ritratto di bimbo
Olio su tela
Certificato di autenticità: Certificato di autenticità: Médard Maertens ( Koolskamp 1875- Bruxelles 1946) “Ritratto del figlio dell’artista” Firmato e Datato in basso a sinistra: Maertens.Méd: 21-7-(19)20 olio su tela (cm 24 x 34 ) Pittore, disegnatore e grafico, di paesaggi, figure ,nudi e scene d’interno. Maertens seguì i corsi di disegno presso le accademie di Tielt e di Roulers poi, durante il servizio militare, presso l’accademia di Anversa. Nel 1899, l’artista si trasferì a Woluwe-Saint-Lambert dove incontrò Jan Cockx, Henri François Ramah, Albert François Mathys e Ferdinand Schirren considerati i pittori più significativi del “Fauvisme Brabançon”. Maertens espose per la prima volta nel 1908, nell’ambito del circolo artistico “Doe stil voort” , presentando delle opere luministe. Lo stesso anno, partecipò al Salon di Gand e in seguito al “Salon des Indépendants” di Parigi. (Il circolo “Doe stil voort” fu fondato dal musicista Paul Gilson e dagli scrittori Paul de Mont ,Willem Gijsels e August Vermeylen per promuovere le arti e le lettere organizzando delle esposizioni. Dal 1910, Maertens evolse verso un “Fauvisme personnel”, dai contorni neri e dai colori vivaci e contrastanti come dimostra il dipinto qui descritto. Nel 1912, entrò a far parte del movimento “Fauvistes Brabançons” (1906-1923). Ispirati da Ensor, Van Gogh e Cézanne, questi artisti proposero una pittura dall’intenso potere espressivo sedotti dalla composizione sintetica e costruttiva, dai colori puri ed inediti e dalla libertà di forma. Maertens partecipò alle esposizioni della “Libre Esthétique”, associazione artistica belga d’avanguardia fondata a Bruxelles nel 1894 da Octave Maus. Il punto di forza di questa associazione era l’internazionalizzazione dell’estetica contemporanea. La partecipazione degli artisti stranieri era così importante che il critico francese Gustave Geffroy scrisse: “Ce n’est pas d’art belge qu’il s’agit mais d’un commencement d’art européen en Belgique, d’un rendez-vous donné dans une grande ville aux différentes formes de pensée qui parcourent le monde civilisé…” Maertens espose inoltre nelle mostre organizzate da “Art Indépendant”, fu membro del movimento “L’effort” e del circolo “Le Sillon” e del “Cercle des XV”. Durante il primo conflitto mondiale, Maertens combatté come volontario sul fronte dell’Yser e nel 1917 conobbe la sua futura moglie, Marthe Guillain, infermiera di guerra e artista “fauve”. Nel 1920, la famiglia Maertens si trasferì a Parigi dove entrò in contatto con i maestri d’avanguardia dell’epoca come Soutine, Valadon, Léger, Vlamynck e il loro studio di Nogent-sur-Marne divenne un punto di riferimento per gli artisti belgi in Francia. Intorno al 1930, egli fece un viaggio in Turchia, poi nel 1932 tornò in Belgio. Descrizione: Il dipinto qui descritto , che risale al 1920, rappresenta il figlio dell’artista che egli ritrasse in altri quadri in braccio alla madre. (cfr.foto in allegato) L’opera che presenta tutte le caratteristiche del periodo “Fauve” del pittore, colpisce l’osservatore per la straordinaria forza espressiva del bimbo. Opere presenti nei seguenti musei: Bruxelles: Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, Fondation de l’art belge contemporain; Anversa, Ixelles , Ostenda, Grenoble: Museo delle belle arti: “La pose”. Bibliografia : “L’impressionisme et le fauvisme en Belgique” Musée d’Ixelles 12 octobre-16 décembre 1990 (p.286,287,288,289) Paul Piron « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.107) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (pp. 328-329) Serge Goyens de Heusch "L'impressionisme et le fauvisme en Belgique" Fonds Mercator Albin Michel (pp.302,316,328,332,333,350,351,366,369,382,384,385,397,398,417,422,423,428,429,433) Stato di conservazione: buono
Ritratto di giovane donna
Olio su tela cm 72 x 90 ( cm 82 x 100 con cornice)
Certificato di autenticità. Soggetto : «Ritratto di giovane donna » Olio su tela (cm 72 x 90) Firmato : F.Toussaint Fernand Toussaint (Bruxelles 1873-Ixelles 1955) Cresciuto in un ambiente agiato e culturalmente elevato, presto si intuì di dover incoraggiare il talento del giovane artista cosicché a soli 15 anni divenne l’allievo di Jean Portaels presso l’Accademia di Bruxelles. A 18 anni, si trasferì a Parigi dove terminò gli studi e conobbe l’arte di Nicolas Lancret con le sue frivole marchese e di Maurice Quentin Latour con la sua indimenticabile « Madame de Pompadour ». Influenzato da questi maestri abili nell’andare oltre la bellezza della donna per svelarne i suoi segreti, Toussaint si dedicò con passione alla ritrattistica, soggetto nel quale seppe dimostrare il meglio di sè tanto da essere definito da Mario de Monchi : « Le maître incontesté de la grâce et du charme de la femme ». Non solo, il suo splendido ritratto di donna « Printemps » (foto in allegato) gli valse la Medaglia d’oro al Salon des Artistes Français del 1929 e il successo del quadro fu così grande che « L’illustration », la nota rivista parigina dell’epoca, gli consacrò un numero speciale pubblicando l’opera a colori. « Faut-il ranger dans le genre ou le portrait ce « Printemps » de M. Toussaint bien composé, coloré, chaudement peint? La fantaisie dans la tradition flamande ne s’éloigne jamais beaucoup de la réalité. Pas d’autres symboles qu’une figure assise , avec les attributs féminins de la saison nouvelle, la robe légère, les fleurs du chapeau, le châle qu’on rejette des épaules et, dans le regard fixe sur la vie, le secret d’un cœur.” Article de Jacques Baschet: “Le Salon” L’Illustration, 11 mai , 1929, N77 n°4497. Artista dal gusto aristocratico e raffinato, eccelse anche nella raffigurazione di nature morte e paesaggi. Oltre alle rose, le sue preferite, dipinse numerose composizioni floreali dal tocco delicato e sensuale. « Les pois de senteur » (Foto in allegato) Dalle sue passeggiate solitarie immerse nella natura nacquero invece dei paesaggi semplici intrisi di sentimento. Camille Lemonnier , dal 1906, lo collocò con Constant Permeke e Adrien Le Mayeur tra i pittori « qui élargissent les horizons du paysage rustique et familier ». Toussaint, perfetto gentleman, amò e fu amato da Parigi ma fu attratto anche da Londra e dall’Inghilterra, patria di grandi maestri quali Georges Romney , Il Fragonard inglese, Thomas Lawrence, Joshua Reynolds, Thomas Gainsborough che gli svelarono il fascino poetico e sentimentale della donna inglese. Scrissero di lui : « I suoi quadri rappresentano un’epoca nella quale la bellezza e il pudore della donna erano ancora al posto d’onore. Anche i suoi nudi sono pervasi da una grande delicatezza. » Pittore, acquarellista e illustratore , la sua affiche « Le Sillon » fu pubblicata in « Les maîtres de l’affiche » (1895-1900) (Foto in allegato) Fu membro del gruppo : « Le Sillon » . Partecipò alle Esposizioni della « Libre Esthétique ». Medaglia di Terza Classe al Salon des Artistes Français nel 1901. Oggi giorno le opere di Fernand Toussaint sono ricercate dai più importanti collezionisti d’arte europea postimpressionista. Un artista dallo stile inconfondibile e dal talento riconosciuto a livello internazionale tanto da essere soprannominato :« Le Renoir belge ». Opere presenti nei musei di Ixelles , di Saint-Josse-Ten-Noode (Charlier), di Anversa. Descrizione : Il ritratto monumentale di questa giovane donna seduta ad un tavolino è un meraviglioso esempio di come Toussaint non si limita a raffigurare la bellezza femminile ma egli osserva e studia attentamente la sua modella per cercare di coglierne il suo stato d’animo. Quale sentimento celano quel suo sguardo intimorito e quella mano in tensione in una donna che, dall’abbigliamento « bohémien » e dalla ribelle capigliatura, appare così spavalda ? Verso chi rivolge quegli occhi tanto espressivi ? In un ravvicinato primo piano che conferisce al dipinto una maggiore efficacia introspettiva, Toussaint contrappone alla fisicità significativa della donna la sua fragilità interiore, forse una vulnerabilità sociale. In questo modo, incuriosisce e coinvolge l’osservatore costringendolo ad interrogarsi sulla vera natura della giovane. A rafforzare il forte impatto emotivo del ritratto è la tecnica straordinaria di Toussaint che stende in modo generoso i colori vivaci creando dei contrasti chiaroscurali estremamente suggestivi. Bibliografia : E.Bénézit « Dictionnaire des peintres,sculpteurs, dessinateurs et graveurs » Ed.Grund ( Vol 10 :p.251 ) Fernand Toussaint (1873-1956) Patrick et Viviane Berko, Stéphane Rey Collection Berko Norbert Hostyn « Dictionnaire des peintres de fleurs » Ed.Berko (pp.48,49,50,51,371,372,373,374,375 ) « PIRON : Dictionnaire des Artistes Plasticiens de Belgique des XIX et XX siècles » Ed. Art in Belgium (p.521) Andrée Dessert -Corvol « ARTO : Dictionnaire Biographique Arts Plastiques en Belgique » (p.262,263,264) Stato di conservazione : ottimo In fede:
Ritratto Girodo Padre
Olio su tela cm 79 x 98
Certificato di autenticità : Autore : Simone Salassa (Montanaro Canavese 1863- Ivrea 1930 « Ritratto Girodo Padre » Olio su tela cm 79 x 98 Il dipinto fu esposto alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, Esposizione LXIX del 1910 ( n°45) e alla Mostra Commemorativa : « Simone Salassa, pittore canavesano (1863-1930) » dal 30 ottobre al 10 novembre 1963 presso il Centro Culturale Olivetti ( Via Cavour 9, Ivrea) Simone Salassa (Montanaro Canavese 1863- Ivrea 1930) Nato a Montanaro Canavese il 12 marzo 1863, morto a Ivrea il 16 ottobre 1930. Di famiglia assai indigente,seguì i corsi serali di disegno delle Scuole Tecniche Operaie San Carlo di Torino e completò la formazione negli studi dei pittori Reffo, Clara e alle lezioni serali dell’Accademia Albertina. Si dedicò al quadro di genere e al paesaggio. Sin dagli esordi alle mostre torinesi dove nel 1898 espose « Sereno in cielo e tempesta nel cuore » e « Momento di ispirazione », egli si presentò come originale e maturo sperimentatore del linguaggio divisionista , in lui caratterizzato da un marcato chiaroscuro e da una pasta cromatica a forti e minuti rilievi così da rendere luministicamente vibranti le superfici dipinte. Nel 1901, espose alla Biennale Veneziana : « Poesia autunnale ». Nel 1906, all’Esposizione di Milano, inviò « Cristo e Satana » e « Mattino dalla vetta di Monbarone » Fu per alcuni anni socio della Promotrice di Torino, e nel 1902 presentò a quella Quadriennale : « Caccia nella palude » e « Mesto idillio » ; nel 1908 « Lago di Sirio presso Ivrea » ; « Il castello di Reppolo » ; « Natura ridente » ; « Ritratto di signora » e sei impressioni. Dedicò gli ultimi anni della sua esistenza, dedita alla pittura e schiva di onori, all’insegnamento dell’arte nel capoluogo del Canavese. Bibliografia: « Simone Salassa : pittore canavesano (1863-1930) » Mostra commemorativa dal 30 ottobre al 10 novembre 1963 Centro Culturale Olivetti Via Cavour 9 Ivrea « Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs » E.Benezit Vol.9 (p.245) « Dizionario critico e documentario A.M.Comanducci : i pittori italiani dell’800 » Ed. Artisti d’Italia Milano 1934 (p.637) "Il valore dei dipinti dell'ottocento e del primo novecento" Umberto Allemandi & C. Stato di conservazione : buono
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